I conti della sanità emiliano-romagnola sono in ordine. La giunta di viale Aldo Moro ha presentato la contabilità del sistema sanitario regionale in commissione Politiche per la salute e politiche sociali. In sostanza, sono stati chiusi “in pareggio” i bilanci 2023 delle Aziende sanitarie e si mettono a disposizione oltre 9,8 miliardi di euro per il 2024, di cui 9,6 sono risorse nazionali. Nel documento si precisa che in Conferenza Stato-Regioni non è ancora stata raggiunta un’intesa su questo finanziamento, per cui l’Emilia-Romagna chiede a Roma un incremento dei fondi per i maggiori costi che dovranno sostenere le aziende nel 2024 per gli incrementi, in primis, delle spese farmaceutiche (150 milioni di euro in più nel 2024 per i nuovi farmaci) e dei costi per i rinnovi contrattuali del personale assunto negli ultimi anni (600 milioni di euro). Ma c’è un’altra novità presentata in Regione: la giunta ha deciso per lo stop alle agende chiuse alla data del 30 giugno, con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa. E per farlo mette sul piatto 30mln di euro anche per reclutare nuovo personale
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