Non si può dire che fosse nell’aria, ma certo la notizia non crea tanto stupore: viste le elezioni anticipate, la Regione Emilia-Romagna andrà in esercizio provvisorio con i conti. Vale a dire che il bilancio di previsione per il 2025 verrà chiuso di fatto ad anno già iniziato. Non oltre la fine di aprile però, per evitare ulteriori inconvenienti contabili. E’ questo il contenuto, approvato lunedì scorso, di una delibera della Giunta guidata ad interim dalla vice-presidente di viale Aldo Moro Irene Priolo. E il tema è proprio questo: l’assessora all’ambiente, già vice di Giunta, è attualmente facente funzioni proprio per l’elezione al parlamento europeo di Stefano Bonaccini. Incarico non compatibile con la presidenza della regione: e dunque, si sa, l’Emilia-Romagna andrà al voto il 17 e 18 novembre, in anticipo di qualche mese rispetto alla scadenza naturale del mandato. Lasciando stare – ma la questione è ancora sul tavolo a Roma – l’ipotesi di election day, che potrebbe modificare la data delle urne, la Giunta una settimana fa ha stabilito che, si legge nella delibera, “i tempi necessari al rinnovo degli organi regionali potrebbero determinare la mancata approvazione del bilancio di previsione”. Allora via all’esercizio provvisorio. Il passaggio successivo, è scritto ancora, è la presentazione di un progetto di legge ad hoc all’Assemblea Legislativa perché possa votarlo. Un atto che ha – si legge nel documento – “il carattere dell’indifferibilità e dell’urgenza”, proprio perché necessario per la gestione finanziaria della Regione a partire dall’1 gennaio 2025. Con la soluzione dell’esercizio provvisorio si tiene di fatto il bilancio dell’anno precedente sul nuovo anno. Chi verrà eletto presidente di regione al posto di Stefano Bonaccini avrà al massimo quattro mesi di tempo per redigere il nuovo bilancio.
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