Non ci vuole molto a capirlo, basta fare due passi in centro, entrare in un museo, bazzicare ristoranti e bar: Bologna è affollata di turisti. Ma questa è la sensazione empirica, quella a pelle – o meglio ad occhio. A dare qualcosa di concreto – numeri, per intenderci – è Bologna Welcome, l’ente che proprio di accoglienza si occupa. Dagli uffici in piazza Nettuno sono chiari: a primavera gli arrivi sono schizzati alle stelle. E migliorerà, questa è l’analisi. Guardando nel dettaglio, a partire dalla seconda metà di maggio il tasso di occupazione alberghiera ha visto aumento di oltre quattro punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024: 9 camere su 10 occupate in tutta la città. Tantissimi gli stranieri, soprattutto americani, inglesi, tedeschi e cinesi. Tutti quanti, italiani compresi, a spasso per la Ztl: mete preferite, continua Bologna Welcome, sono state la visita alla Torre dell’orologio, la due giorni di Diverdeinverde, la visita guidata al centro storico, Casa Lucio Dalla e Palazzo Pepoli. Un boom, parola che da queste parti ormai è consuetudine, che ha valicato i confini della città: molti stranieri hanno scelto l’Appennino, una crescita che da inizio anno è stata di oltre il 23% rispetto ai primi mesi dell’anno scorso. In tutto il territorio metropolitano, da gennaio a primavera, i pernottamenti hanno sfondato quota 2 milioni, +8%.
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