Provocano un terremoto politico anche nel centro-sinistra emiliano-romagnolo le parole del leader del M5s Giuseppe Conte su Matteo Renzi, in vista delle elezioni regionali che si terranno il 17 e 18 novembre: “Non sono disponibile ad affiancare il simbolo del M5s a quello di Renzi”, ha detto ieri il pentastellato. Tutto è iniziato da un’altra tornata elettorale, quella ligure, dove si è consumato il primo strappo tra Italia Viva e il Movimento. Alle nostre latitudini gli esponenti locali dei due partiti si erano affrettati a sminuire la vicenda. Ma si sa, certe cose si decidono a Roma e le parole di Conte su Renzi segnano l’addio definitivo. In Emilia-Romagna e in Umbria il M5S andrà dunque per conto suo. Ci sono volute alcune ore al candidato Michele De Pascale per elaborare una risposta, arrivata in tarda serata: “Ho profondo rispetto per il dibattito politico a livello nazionale nel centrosinistra. L’Emilia-Romagna è troppo importante, io mi voglio occupare solo di lei e, con grande rispetto, chiedo a tutti di fare lo stesso”. Poche righe dove si ribadisce l’intesa larga raggiunta qui con 60 liste civiche e si prova a smorzare i toni parlando di fiducia e progetto condiviso.
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