C’è voglia di casa a Bologna. Rispetto alla fine del 2023 – che aveva visto una lieve contrazione del mercato – in questa prima metà dell’anno si è assistito a un lieve rimbalzo: così lo definisce Nomisma, che lo attribuisce alla dinamica positiva dei prezzi, delle compravendite e all’intensità della domanda. E’ tutto contenuto nel report sul segmento immobiliare redatto dall’istituto bolognese. Leggendolo nel dettaglio, emerge un dato su tutti: nel comparto casa il numero di chi ha comprato si è lievemente ridotto (-2,8%), ma è stato ampiamente compensato da chi ha scelto la locazione. Il classico affitto insomma, dice il dossier, ha rappresentato la scelta di coloro che hanno lamentato tassi di interessi alti. Questo ha significato un re-orientamento della domanda di casa da parte delle famiglie: il 54% si è spostato verso la locazione. Ma nonostante questo, i prezzi degli appartamenti continuano a salire: +1,4% per le abitazioni usate, +2% per quelle nuove in sei mesi. Di conseguenza sono saliti anche i canoni d’affitto: +7,3% rispetto al 2023. Si è invece assistito a un rallentamento nel mercato non residenziale: i prezzi di vendita sono cresciuti dell’1,6% nel semestre, con tempi medi per vendere che hanno superato gli 8 mesi. Quasi stesso aumento (+1,4%) anche per i costi di locazione, che però ha tempi più ridotti: 6 mesi. Guardando al mercato dei negozi, a Bologna si è assistito a un nuovo calo della domanda, sia in acquisto che in locazione. Il prossimo futuro? Secondo Nomisma ci attende una nuova flessione delle compravendite a fronte di prezzi più stabili: e dunque ancora aumento delle famiglie che sceglieranno l’affitto.
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