Bologna. Addio a 25 circoli Pd

Redazione

Addio a 25 circoli in città. E’ la mannaia che cala sul Partito Democratico di Bologna, alle prese con il debito monstre da saldare nei confronti di Fondazione Duemila, la cassaforte erede dei Ds, che reclama 4 milioni di euro dai dem. Si è arrivati dunque in questi giorni alla resa dei conti, dopo la sorpresa choc di gennaio quando i vertici bolognesi del partito annunciarono la necessità di una sforbiciata ai circoli. Mossa necessaria per dare il via a un piano pluriennale per rientrare della posizione debitoria; e alla fine, a ben guardare, qualche buona nuova c’è: i circoli da chiudere dovevano essere una trentina, ci si è fermati a 25 dopo lunghe trattative in seno alla federazione ma pure con Fondazione Duemila. Tra i «graziati» in città ci sono il centralissimo Passe-partout, così come il circolo Colli e il circolo Repubblica; addio invece, tra i vari, al Galvani che fu di Romano Prodi, come al Dossetti. Un piano di riorganizzazione, lo definiscono i dem, che vede tante chiusure anche in provincia, con realtà che dovranno rinunciare al loro unico riferimento sul territorio: sarà così a Castiglion dei Pepoli e a Lizzano in Belvedere. Non lasceremo indietro nessuno: ci tiene a dirlo la segretaria bolognese Federica Mazzoni che si è trovata in mano una situazione che bolliva in pentola dal 2007.

CONSIGLIATI