Tumori del sangue, grandi passi in avanti con la terapia “Car-T” e Bologna è capofila

Redazione

L’Ematologia bolognese, eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale per la cura dei tumori del sangue, riconferma la sua vena pionieristica. L’Istituto del
Policlinico di Sant’Orsola IRCCS intitolato a ‘Lorenzo e Ariosto Seragnoli’ abbraccia la grande eredità dell’eminente ematologo Sante Tura, proseguendo il cammino da lui tracciato, come generatore di ricerca clinica e somministrazione di terapia cellulare CAR-T, la frontiera più innovativa e promettente nella lotta ai tumori del sangue, che oggi registra un aumento della sopravvivenza per alcuni tipi di tumori ematologici che prima potevano contare su poche opzioni terapeutiche. Un numero sempre maggiore di pazienti è candidabile alle terapie cellulari, i risultati sono promettenti e le prospettive assai confortanti.
“Il meglio però deve ancora arrivare”. Hanno sottolineato gli importanti specialisti dell’Oncoematologia
bolognese riuniti per un confronto promosso da AlL – Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma da sempre impegnata a supportare la ricerca scientifica. L’evento “CAR-T Cells, risultati e prospettive nei tumori del sangue” precede l’apertura dell’Hematology Summit (13-15 maggio), prestigioso meeting internazionale in Ematologia con il patrocinio della SIE – Società Italiana di Ematologia e con la presenza di oltre sessanta tra i maggiori esperti delle diverse patologie oncoematologiche provenienti da tutto il mondo. Il convegno, oltre a sottolineare la grande storia dell’Ematologia bolognese e la sua attenzione all’innovazione, rappresenterà una importante occasione per arricchire il panorama accademico e culturale dell’Ematologia italiana.
L’Istituto di Ematologia “L. e A. Seragnoli” IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna è capofila nell’utilizzo delle terapie CAR-T in Italia con 240 pazienti trattati (190 linfomi, 46 mielomi e 4 leucemie acute linfoblastiche), e con più di 240 trial clinici, di cui un terzo sui linfomi, con farmaci sperimentali di fase 1, fase 2 e fase 3.
«Quando siamo partiti, più di cinque anni fa i Centri CAR-T autorizzati alla somministrazione di queste terapie cellulari erano non più di 5-6, ad oggi sono oltre 40 i Centri etichettati come Centri CAR-T – ha dichiarato Pier Luigi Zinzani, Professore di Ematologia Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Direttore Istituto di Ematologia “L. e A. Seragnoli”, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e Presidente SIE – Società Italiana di Ematologia – noi siamo stati capofila nell’utilizzo delle CAR-T.