Quattro persone in carcere e tre con un divieto di dimora nella provincia di Parma oltre il sequestro di 360mila euro, ritenuto il profitto di un traffico di droga in varie province del centro nord Italia. Sono le misure emesse dal Gip ed eseguite dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine sullo spaccio di cocaina. Le investigazioni – fanno sapere le fiamme gialle – sono state condotte “con indagini tecniche, pedinamenti e l’uso di una telecamera collocata dai finanzieri in un luogo aperto nella periferia della città.” Lì “sarebbero avvenuti la consegna della droga, proveniente da fuori provincia, e il successivo rifornimento nei confronti anche di soggetti che si trovavano in diverse località del centro del Nord Italia”. Uno degli indagati – spiegano i finanzieri – già condannato per traffico internazionale di stupefacenti e già detenuto all’estero, avrebbe avuto il ruolo di grossista e si sarebbe avvalso di collaboratori che custodivano la droga o facevano da corrieri per le consegne. L’uomo è risultato nullatenente nonostante, secondo le indagini, abitasse in una villa nella periferia di Parma, utilizzata anche come magazzino logistico per la sostanza. Stando alla ricostruzione delle Fiamme Gialle, avrebbe avuto contatti in grado di garantirgli forniture costanti di cocaina che avrebbe pagato 27.000 euro al chilo, per poi rivenderla a 40.000 euro. Il profitto quantificato nei suoi confronti e a carico di altri due indagati è stato quantificato in 360.000 euro.
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