Dopo gli scontri tra manifestanti e polizia che si sono verificati il 7 ottobre, Piazza Maggiore è stata ancora teatro di una manifestazione a sostegno del popolo palestinese dopo che nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, le forze militari israeliane hanno fermato altre navi della Freedom Flotilla Coalition, salpate dall’Italia con a bordo medici, infermieri, attivisti e giornalisti che avevano l’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza. Anche in questo caso, il fermo delle navi civili è avvenuto in acque internazionali. Per questo il gruppo di attivisti Giovani palestinesi assieme ai sindacati Usb e Cgil hanno organizzato un nuovo corteo per chiedere lo stop allo sterminio dei palestinesi e il rispetto del diritto internazionale. Il presidio, è stato convocato mercoledì alle18, al quale ha partecipato anche Potere al Popolo e l’organizzazione giovanile Cambiare Rotta .Essere l’equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla – scrive la Cgil Bologna sui propri profili social – ci impone di continuare a mobilitarci per fermare il genocidio, rompere l’assedio illegale imposto dal governo israeliano e aprire canali umanitari per salvare la popolazione di Gaza. Dopo i viali, il corteo si è diretto su via Irnerio e poi in piazza dei Martiri, fino a raggiungere via Marconi verso il centro città. Stando agli organizzatori organizzatori, almeno 10mila persone. Tra i manifestanti era presente anche Federico Serra, sindacalista di Usb e candidato presidente alle ultime elezioni regionali. Attorno alle ore 21, dopo aver risalito via Marconi, il corteo si è concluso in piazza Maggiore senza disordini con le forze dell’ordine che erano presenti.
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