Bologna, siglato accordo tra Comune e Sindacati sulla riqualificazione degli alloggi pubblici

Redazione

Dopo la fine degli incontri avvenuti tra Comune di Bologna, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e le associazioni di inquilini Sunia, Sicet e Uniat si è arrivati ad un accordo sulla riqualificazione del patrimonio pubblico inutilizzato a causa delle carenze manutentive. Incontri che si sono svolti nelle ultime settimane mentre la firma sul verbale è arrivata lunedì 30 giugno. L’accordo rientra all’interno del Piano per l’abitare: si tratta del pacchetto di azioni attraverso cui il Comune ha intenzione di dare una risposta concreta alla crisi immobiliare che Bologna sta attraversando. Sono 3,2 i milioni di euro che saranno destinati all’edilizia sociale, alla pronta accoglienza e alla transizione abitativa nelle vie Ruggeri, Rasi, Ungarelli, Abba, Agucchi, Malvasia, Tolstoj, Vezza, Unione, Polese, Dossi, Pratello, Frassinago e San Leonardo”, si legge nella nota condivisa con la stampa. Il Comune si impegna poi a definire con le parti sociali un piano complessivo e pluriennale di recupero del patrimonio pubblico abitativo inutilizzato – continua il testo -, per destinarlo alla quota di alloggi da affittare a canone calmierato attraverso la Fondazione per l’abitare.  Nel mese di luglio proseguirà il confronto su struttura, governance e funzionamento della fondazione”. L’amministrazione si è impegnata anche a stanziare un milione di euro ulteriore per implementare le risorse del bando affitto 2025, che attualmente ammontano a 1,9 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.

“In un contesto nazionale in cui mancano risorse e attenzione al diritto alla casa – dice la vicesindaca con delega alla Casa Emily Clancy – a Bologna continuiamo a investire sull’abitare, mettendo a valore l’avanzo di bilancio per riqualificare il patrimonio pubblico inutilizzato e continuando a sostenere le famiglie in affitto o sotto sfratto.