C’era da aspettarselo. Non è piaciuta la staffetta – come l’hanno definita i protagonisti – messa in scena ieri dalla presidente ad interim della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo e dal sindaco di Ravenna Michele De Pascale, candidato in pectore del Pd per la successione a Bonaccini. Ad alzare barricate – e toni – è quello che di fatto rappresenta il maggior azionista in questo momento tra i banchi dell’opposizione in viale Aldo Moro: Fratelli d’Italia. Il partito della premier Meloni sferra un attacco durissimo ai due amministratori dem, chiedendone addirittura le dimissioni. E lo fa per bocca del suo riferimento in regione, il vice ministro ai trasporti Galeazzo Bignami, che lancia il suo punto di vista attraverso un post su Facebook. Che si chiede sarcasticamente se “Le Istituzioni non devono rappresentare tutti? O sono proprietà del Pd?”, lamentando nel contempo l’uso di una sede e di un momento istituzionale – ieri in questo Tg parlavamo di timing – per fare campagna elettorale. Bignami arriva a paragonare lo stesso De Pascale al Marchese del Grillo, nella ben nota battuta di Alberto Sordi: “io so io, e voi non siete un” puntini puntini. Ancora più netto il senatore Fdi Marco Lisei, che cita anche le critiche al Governo e alla candidata Elena Ugolini(per ora civica, ma in odore di investitura da parte del centrodestra), scaturite dall’incontro di ieri in viale Aldo Moro. “E’ vergognoso e scorretto usare i ruoli amministrativi e le cariche istituzionali per fare campagna elettorale, perché è questo ciò che è stato fatto da De Pascale e dalla Priolo”, afferma Lis
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