Lo scrutinio per il voto amministrativo regala poche sorprese in Emilia-Romagna, rispetto a quanto già emerso durante lo spoglio delle schede europee. Primo partito si conferma il Pd che traina tutto il centro-sinistra nella conquista della maggior parte dei comuni. Dall’altra parte, si completa il sorpasso di Fratelli d’Italia nei confronti della Lega: per il Carroccio è una vera debacle. Continua la discesa del M5s, sia quando corre da solo sia che componga una coalizione a sinistra; infine, buon risultato di Forza Italia, anche se lontano dalle percentuali registrate in altre regioni. Gli occhi di tutti erano puntati sulle 5 principali città al voto. A Reggio Emilia Marco Massari del centro-sinistra raccoglie il testimone di Luca Vecchi ed è il neo sindaco: ce la fa al primo turno con un convincente 56,05%; lo sfidante del centro-destra Giovanni Tarquini si è fermato al 33,21; entra in consiglio comunale anche Fabrizio Aguzzoli della lista di sinistra Coalizione Civica. Ancora più netto il risultato di Massimo Mezzetti a Modena: l’ex assessore regionale, sostenuto da un campo largo di centro-sinistra, ottiene il 63,81% dei consensi; fermo al 28,39 Luca Negrini di centro-destra; la civica Maria Grazie Modena raccoglie il 3,15%. Dopo sono solo conferme. Infatti a Ferrara spunta il secondo mandato il leghista Alan Fabbri, sostenuto da tutto il centro-destra: 57,88% contro il 36,13 di Fabio Anselmo del centro-sinistra; consigliera entrante anche la civica Anna Zorani. Resta al centro-destra anche Forlì: confermato sindaco al primo turno Gian Luca Zattini col 50,63%, mentre lo sfidante di centro-sinistra Graziano Rinaldini raccoglie il 46,28% dei consensi. Riconferma per un secondo mandato anche a Cesena: Enzo Lattuca la spunta con ben il 65,15% contro Marco Casali, fermo al 26,26; consigliere anche Marco Giangrandi, sostenuto da Italia Viva e liste civiche. Tema affluenza: in Emilia-Romagna ha votato il 62,69% degli aventi diritto, percentuale superiore – pur di pochi punti – a quel 59,02 delle elezioni europee, ma lontano di quasi 6 punti dal 69,73% della scorsa tornata amministrativa. Ferrara è la provincia dove si è votato di più, complice la sfida del capoluogo: si è recato alle urne il 65,07% degli aventi diritto; come per le europee è il territorio di Rimini quello che ha visto la minor affluenza, 61,09%
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