Peggiora il quadro congiunturale per l’economia dell’Emilia-Romagna: Unioncamere della regione ha registrato una produzione in calo del 2% e del 2,8 per il fatturato e ordini. Da gennaio a giugno l’export ha fatturato oltre 42 mld anche se in leggera flessione. Da Intesa San Paolo il focus si orienta sul calo della domanda dei crediti avanzate dalle imprese anche se in linea con il sistema nazionale mentre Confindustria ER ha registrato un peggioramento del clima di fiducia dell’economia territoriale: produzione ed export in frenata soprattutto verso la Germania. La contrazione dell’attività industriale in regione si è alleviata, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno tra aprile e giugno il volume della produzione delle piccole e medie imprese emiliano romagnole è calato meno rapidamente (-2%) rispetto a quanto era accaduto all’inizio del 2024.L’andamento risente del rallentamento dell’attività economica in Europa e dell’elevata incertezza in ambito economico e geopolitico. Il fatturato complessivo è diminuito del 2,8%, una flessione riconducibile per oltre un terzo al rallentamento dei prezzi industriali.
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