Non è sufficiente la misura degli arresti domiciliari a carico di Andrea Davoli, educatore di Comunione e Liberazione arrestato l’estate scorsa con l’accusa di violenza sessuale su una 14enne reggiana durante esercizi spirituali a Rimini. Stando all’ordinanza depositata dal Tribunale della Libertà di Bologna a seguito del ricorso presentato dalla Procura di Reggio Emilia, per il 53enne di Cl servirebbe la reclusione in carcere visto che – si legge nel dispositivo – “potrebbe rifarlo, perché non si rende conto della gravità di ciò che ha commesso e perché potrebbe cercare di contattare la vittima o altre ragazzine, anche stando in casa”.
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