Parma. Frode nell’edilizia, 6 persone indagate

Redazione

L’ennesima frode edilizia è stata scoperta questa volta a Parma. Stamane i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza hanno spiccato una misura cautelare nei confronti di due soggettidi origine calabrese, residenti in provincia di Parma e di Verona, che ora si trovano agli arresti domiciliari. Sono accusati, insieme ad altre quattro persone, di fatture false, riciclaggio, mancato pagamento di imposte e bancarotta fraudolenta. Coinvolte diverse imprese tra Emilia e Lombardia: per cinque di queste la Procura di Parma, che ha coordinato le indagini, ne ha ordinato il sequestro, insieme a un immobile del valore di 430.000 euro (intestato al figlio di uno degli indagati) e di circa 1,5 milioni, considerati il profitto dei reati contestati. Attraverso intercettazioni telefoniche, analisi di segnalazioni per operazioni sospette e un’accurata ricostruzione dei flussi finanziari, i baschi verdi hanno portato alla luce un articolato meccanismo di frode fiscale che sarebbe stato realizzato nel settore dei lavori edili. Stando a quanto ricostruito, tutto era basato su un’unica società realmente operativa utilizzata per aggiudicarsi importanti commesse in cantieri edili in Germania. A produrre false fatture (si ipotizza per 8mln di euro dal gennaio 2019) sarebbero state le 5 ditte finite sequestrate, di fatto società cartiere il cui scopo, a parte una che assumeva manodopera, era quello di abbattere il reddito imponibile di tutta la rete societaria coinvolta.

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