Aveva accumulato vincite milionarie in tornei di poker online in giro per il mondo. Ma a quanto pare si sarebbe dimenticato di regolare i conti con il fisco. La lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza di Bologna si è concentrata sul fenomeno dei “gamers”, ossia coloro che partecipano a competizioni di sport online, svolte sotto forma di tornei in cui singoli giocatori o squadre si sfidano su piattaforme virtuali. Il poker sportivo, in particolare, è una disciplina che registra a livello globale premi per milioni di euro corrisposti ai vincitori dei maggiori tornei internazionali e che trova nel “Texas hold ‘em” la variante di gioco più diffusa. I militari del Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna hanno così sottoposto a verifica fiscale uno dei migliori giocatori al mondo di poker live che non avrebebe mai dichiarato le proprie vincite. Tuttavia – spiegano le fiamme gialle – se da un lato i premi corrisposti da case da gioco autorizzate all’interno dell’Unione Europea non vanno dichiarati, in quanto soggette a ritenuta alla fonte, quelle conseguite al di fuori del territorio comunitario costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito. La ricostruzione della posizione fiscale – concludono i finanzieri – è stata condivisa con l’Agenzia delle Entrate e il contribuente è stato deferito alla locale Procura della Repubblica. Le informazioni sul conto del giocatore sono state trovate su siti specializzati e sui social, consentendo di recuperare a tassazione oltre 1,5 milioni di euro di redditi da lavoro autonomo, derivanti dall’attività sportiva svolta in forma abituale e professionale al di fuori dell’Unione Europea.
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