La Guardia di Finanza di Ferrara ha eseguito un provvedimento di confisca emesso nei confronti di un professionista condannato in via definitiva per reati tributari. La misura, disposta a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione su ricorso presentato dai legali dell’interessato, ha riguardato beni per un valore complessivo pari a 1,9 milioni di euro. L’impianto accusatorio che ha portato alla condanna del professionista (ad 1 anno ed 1 mese con pena sospesa) si basa sugli esiti di una verifica fiscale condotta dal Gruppo di Ferrara che, nel corso dei controlli, ha rilevato che il professionista, pur risiedendo all’estero, aveva stabilito in Italia (a Ferrara), per la maggior parte del periodo d’imposta oggetto di controllo, il proprio domicilio e vi svolgeva anche la principale attività lavorativa. Al termine delle attività è emerso che il verificato, pur essendo obbligato a dichiarare i redditi prodotti in Italia, non vi ha provveduto, rendendosi così inadempiente al pagamento delle imposte per un importo pari a quello oggetto di confisca.
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