Bologna. Corruzione e autoriciclaggio, indagati ex vertici Conad

Redazione

Le accuse sono gravi e coinvolgono, a quanto si apprende, l’ex amministratore delegato del Gruppo Conad, Francesco Pugliese, e l’ex direttore finanziario Mauro Bosio. Il colosso della grande distribuzione risulta parte offesa, ma si tratta comunque di un terremoto. Gli indagati devono rispondere di corruzione tra privati e autoriciclaggio: i due citati nella veste di corrotti, mentre corruttori sarebbero Marco Candiani, affermato imprenditore nel settore del trasporto su strada, e il broker Raffaele Mincione, residente a Londra e già noto alle cronache giudiziarie per un caso di peculato che ha coinvolto anche il Vaticano.

Stamane la Guardia di Finanza di Bologna ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo a carico di 9 persone, per una somma che supera i 36 milioni di euro. L’indagine è partita da un esposto presentato alla procura bolognese dai rappresentanti di due cooperative socie Conad. Secondo quanto ricostruito, l’attività di corruzione sarebbe avvenuta durante un’ingente operazione finanziaria avviata da Conad per acquisire la controllata italiana del gruppo francese Auchan: attraverso una società di consulenza costituita con la complicità di famigliari e di un fiduciario, Pugliese e Bosi avrebbero ottenuto oltre 3 milioni di euro da società di trasporto. Altri 11 milioni, sotto forma di consulenze, sarebbero arrivati invece da Mincione: denari per costituire una società con sede in Lussemburgo, che nei fatti fungesse da mezzo per l’acquisizione di svariati punti vendita Auchan. Alla fine dell’operazione, Conad – parte lesa – si sarebbe impegnata a cedere la propria quota nella società al prezzo simbolico di un euro.

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