La Polizia di Stato, coordinata dalla direzione della Direzione Distrettuale Antiterrorismo di Bologna, ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione nei confronti di un 24enne di origini marocchine, indagato per istigazione a delinquere commessa attraverso strumenti informatici, già residente in provincia di Modena ed attualmente domiciliato in quella bergamasca. E’ l’esito di una complessa indagine, svolta negli ultimi due anni dalla Digos e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bologna, scaturita da attività di monitoraggio sui social media, nel corso della quale era emerso il profilo Facebook del giovane, caratterizzato da oltre 5.000 followers. Sulla sua pagina il giovane aveva pubblicato numerosi reel che richiamavano la propaganda jihadista tipica di organizzazione terroristiche come lo Stato Isalmico. Sono stati infatti rilevati ed analizzati numerosi canti, video ed altri contenuti multimediali che richiamano, tra l’altro, gesta di mujaheddin autori di azioni suicide. Ma anche messaggi e scritte in lingua araba di chiara condanna e critica al mondo occidentale ed in particolare allo stile di vita occidentale, accompagnati da canti jihadisti. Più in generale, l’analisi svolta sul profilo ha permesso di rilevare che tra gli oltre 300 reel pubblicati, oltre 60 contenevano canti che, apparsi anche su piattaforme dello Stato Islamico, aventi una connotazione di carattere jihadista. Al momento sono in corso ulteriori attività di analisi del dispositivo telefonico sequestrato al giovane.
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