Due gravi incidenti a Bologna a poca distanza l’uno dall’altro. A Pasqua una donna è stata investita sulle strisce pedonali mentre il giorno successivo, un 66enne in bicicletta è stato travolto da un’auto. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza in ospedale a causa delle gravi ferite riportate. Incidenti che hanno riportato l’attenzione del Comitato Bologna Città 30 sulla sicurezza stradale in città. I cittadini a favore delle ordinanze della Città 30 puntano il dito contro via Toscana, dove è avvenuto l’investimento della 81enne da parte di un motociclista. In quella zona, spiegano, “ci sono ancora i 50 km/h ma il piano della Città 30 approvato dalla Giunta a giugno 2023 aveva già stabilito l’abbassamento della velocità a seguito dei lavori di modifica della strada, che sono stati realizzati e conclusi ormai molti mesi fa”. Nonostante l’obiettivo dei limiti di velocità più bassi fosse quello di azzerare gli incidenti stradali in città, ancora oggi incidenti anche mortali continuano a verificarsi soprattutto sulle strade più trafficate. È accaduto a marzo, in via Molinelli, dove Marco Govoni, 77 anni, è morto dopo essere stato investito sulle strisce pedonali. Da anni, prosegue il comitato, “denunciamo la pericolosità” di altre arterie del traffico come “via Murri e via Massarenti” e chiama in causa il sindaco Lepore e l’assessore alla Mobilità, Michele Campaniello: “Chiediamo ancora una volta che i controlli dei vigili riprendano immediatamente con infovelox e telelaser. I controlli saranno anche rimasti lo stesso numero in totale, ma sono spariti dove più servono. Vanno rimessi sulle radiali e le altre principali strade a 30 km/h, proprio come l’asse Toscana-Murri, dove non li vediamo più dall’anno scorso e conclude: Occorre fare prevenzione vera e continua”.
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