Se le cose non cambieranno, il prossimo anno scolastico – quello 2025/2026 – in Emilia-Romagna ci saranno 191 docenti in meno: è quanto è emerso durante un incontro tra la dirigenza dell’ufficio scolastico regionale e i sindacati. A denunciarlo è la Cgil. In una nota, il sindacato rivela che dal faccia a faccia è emerso che i posti previsti nelle scuole regionali sono 54.968, comprensivi di quelli di sostegno (che aumentano a fronte di un incremento degli studenti con disabilità) e del potenziamento: in conseguenza a quanto previsto nella legge di Bilancio 2025, quindi, c’è una riduzione di 191 posti comuni. L’ufficio scolastico dell’Emilia-Romagna stima una riduzione complessiva degli studenti attorno alle 6.000 unità, un calo del 1,2% rispetto al numero complessivo. Ma non può essere una scusa per tagliare, rimarca il sindacato: quanto piuttosto, si legge nella nota, per “aumentare il numero delle classi avendo una cura particolare per le aree interne e di montagna e l’attenzione verso la dispersione scolastica”. In tutta Italia, specifica la sigla confederale, il taglio è complessivamente di 5660 insegnanti. La riduzione dei posti riguarderà proporzionalmente tutte le province, ad esclusione di Parma, dove si attendono 5 docenti in più: a Bologna ci saranno 51 posti in meno, dieci a Ferrara, 21 a Forlì-Cesena; Modena perde 24 docenti, Piacenza sette, Ravenna 26, Reggio Emilia 36 e Rimini 20.
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