L’economia dell’Emilia Romagna dovrebbe tenere nonostante i dazi dell’amministrazione Trump. A dirlo è l’esame dell’ufficio studi di Unioncamere delle previsioni macroeconomiche regionali elaborate ad aprile da Prometeia. Nel 2025 il Pil dovrebbe crescere del +0,7%, confermando il ritmo di crescita del 2024 (+0,7%). Stesso andamento per la Lombardia, mentre il Veneto farà appena un po’ meglio, con un +0,8%. La stima della crescita regionale è stata rivista al rialzo di un decimo di punto percentuale rispetto alle previsioni di gennaio, collocando la regione in una posizione intermedia fra la crescita prevista per l’Italia, +0,6%, e quella prevista per l’area euro, +0,8%. Il lieve ritocco alle previsioni è legato alla crescita dei consumi delle famiglie, che aumenterà lievemente con un +0,8%. D’altra parte, l’incertezza relativa alle politiche commerciali contribuirà a ridurre la crescita degli investimenti fissi lordi. Le esportazioni, in ogni caso, dovrebbero tenere, con un incremento dello 0,3%. Al termine di quest’anno il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe risultare superiore dell’89% rispetto al livello del 2000 e del 37% rispetto a quello del 2007, chiari indicatori dell’importanza assunta dai mercati esteri per l’economia regionale.
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