E’ in calo l’occupazione nel settore dell’edilizia emiliano-romagnola e resta “una forte difficoltà nel reperimento di manodopera” specializzata ma anche di quella con competenze green. È quanto emerge dall’indagine del centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna sul settore edile, al secondo posto per imprese, addetti e valore aggiunto tra le 28 filiere produttive monitorate dall’Istat, includendo anche attività manifatturiere e di servizi. I problemi rimangono nonostante la spinta delle risorse del Pnrr, previste “per tutto il 2025 e anche per il 2026”. La riduzione delle assunzioni previste dalle imprese del settore prosegue anche a inizio 2025 – con un -2,2% per il trimestre aprile-giugno 2025 – e “la difficoltà di reperimento- si legge ancora nello studio – resta critica, in particolare per gli operai specializzati. A questa si è aggiunta recentemente quella che Confartigianato definisce una forte difficoltà nel reperimento di manodopera con competenze collegate al settore green – su questo fronte il 65,3% delle entrate sono difficili da coprire – a fronte di una crescente importanza di queste competenze, che sono richieste nel 49,3% dei casi.
66
articoli precedenti